Protocollo di Kyoto: 13 anni di riduzione delle emissioni
IL PROTOCOLLO DI KYOTO ENTRA IN VIGORE NEL FEBBRAIO DEL 2005
La sostenibilità dei nostri consumi energetici è una sfida tanto individuale quanto collettiva. Se nel nostro piccolo possiamo fare molto per limitare la nostra impronta ecologica, il buon esito di questi sforzi dipende in gran misura dagli impegni presi in sede internazionale.
Il protocollo di Kyoto, il più celebre accordo sul clima della storia recente, ha celebrato lo scorso 16 Febbraio il tredicesimo anniversario dall’entrata in vigore.
NUOVI ACCORDI SUL CLIMA DOPO IL PROTOCOLLO DI KYOTO
La Conferenza sul clima di Doha, tenutasi a fine 2012, aveva esteso gli accordi di Kyoto fino al 2020, ponendosi come obiettivo quello della riduzione del 15% delle emissioni di anidride carbonica.
Ma è stato solo con la Conferenza del Clima di Parigi, svoltasi nel dicembre 2015, che la sostenibilità del pianeta è tornata a essere al centro del dibattito politico internazionale. Grazie alle discussioni in quella sede, un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici è stato firmato da tutti i paesi che avevano già adottato il Protocollo di Kyoto. Entrerà in vigore a partire dal 2020 e si pone l’ambizioso obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.
IL RUOLO DEI PROSUMER DELL’ENERGIA
Già oggi moltissime persone comuni contribuiscono, attraverso le proprie scelte individuali, alla riduzione delle emissioni e a uno stile di vita più sostenibile. Tutti i possessori di un impianto fotovoltaico e relativo sistema di accumulo, nel ruolo di prosumer dell’energia, partecipano attivamente alla transizione verso le energie rinnovabili: con l’elettricità ottenuta attraverso i pannelli fotovoltaici e stoccata negli accumulatori, contribuiscono direttamente al benessere dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni.